sopra ad un prato
cosparso di rumorose armonie.
Laggiù giacigli infiocchettati si sprecano
per onorare garofani vivi e dormienti
O forse stride, e poi sorride
Un fragile scolpire
il rigurgito di un tempo..
pasticci del momento
E tu?
Bimba sommersa dal latte del peccato
ormai già bugiarda,
beata dagli occhi sbranati dal sole.
A cosa aspiri?
Tieni in pugno mille chiavi
per mille vite,
ma trattieni il presente;
seduta in grembo a verdi ombre
ti addormenti,
perdi i sensi
non credi ormai più a niente.
E stride quest’ urlo
al tuo risveglio.
Matto e libero,
attraversa maglie povere
del tessuto fragile.
Le tue mani..
seta lacerata dalla vanità.
Poi ti sollevi e ancora chiedi:
chiavi per altri viaggi
chiavi per nuove macchine
nuove case
nuove cose
sicure, seducenti
chiavi da non perdere,
in mezzo ad altre entità viventi,
chiavi da distinguere.
Altre chiavi e poi?
presto più nulla.
Da cercare,
da trovare,
da aprire,
più nulla.
A parte te
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